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Il diesel aumenterà: il piano del governo per uniformare le accise con la benzina

Un uomo al distributore di benzina

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti annuncia il piano di accelerazione per la parificazione fiscale tra diesel e benzina, in un contesto di stabilità dei prezzi.

Il governo italiano si prepara a una significativa riforma fiscale nel settore dei carburanti, con l’obiettivo di parificare le accise tra diesel e benzina. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato che il processo di allineamento fiscale sarà accelerato, approfittando della stabilità attuale dei prezzi sul mercato degli oli. Questa decisione, emersa durante una conferenza stampa successiva al Consiglio dei ministri, è parte integrante del disegno di legge Bilancio 2026, un piano da 16,7 miliardi di euro che mira a supportare famiglia, imprese e sanità. L’aumento delle entrate fiscali derivanti dalla parificazione delle accise contribuirà a finanziare questa manovra ambiziosa.

Pompa di benzina
Pompa di benzina

La riforma delle accise e l’obiettivo delle direttive europee

Il governo italiano ha avviato la riforma delle accise sui carburanti all’inizio del 2025, in linea con le direttive europee che promuovono l’eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi. Bruxelles e Roma condividono la visione che un trattamento fiscale differente tra diesel e benzina non sia più giustificato, data la loro equale incidenza sulle emissioni di CO2. La tassazione uniforme tra i due tipi di carburante è quindi il traguardo ultimo di questo processo. Già il 14 maggio, un decreto interministeriale ha segnato un primo passo significativo: l’aliquota di accisa sulla benzina è stata ridotta di 1,50 centesimi di euro per litro, mentre quella sul gasolio è aumentata della stessa cifra.

Il piano quinquennale per l’allineamento graduale

A partire dal 2025, il piano di allineamento graduale prevede un percorso quinquennale. Ogni anno, un decreto interministeriale fisserà nuove aliquote, con un aumento progressivo del gasolio e una riduzione della benzina. Questo approccio consentirà allo Stato di ottenere un surplus di gettito sostanziale: si prevedono circa 100 milioni di euro aggiuntivi il primo anno, 200 milioni il secondo, fino a 500 milioni il quinto anno. Tali risorse verranno destinate al fondo per il trasporto pubblico locale. La norma offre flessibilità, permettendo al governo di adattare le misure in base alle condizioni di mercato, garantendo un equilibrio tra gli interessi economici e ambientali.

Le incertezze sull’accelerazione del processo

Nonostante l’annuncio di Giorgetti di voler sfruttare la stabilità dei prezzi di mercato per accelerare il processo, rimangono molte incognite. Non sono stati specificati i tempi precisi dell’accelerazione né l’entità dei rincari. In precedenza, il ministero aveva chiarito che l’intervento non avrebbe elevato le accise sul gasolio fino ai livelli attuali della benzina, ma avrebbe piuttosto mirato a una rimodulazione equilibrata delle due imposte. Rimane incerto come il governo intenda realizzare concretamente la parificazione fiscale e quali conseguenze avrà sui consumatori e sulle categorie professionali che utilizzano intensivamente il diesel. Le implicazioni di questo cambiamento richiedono un’attenta valutazione per garantire una transizione equa e sostenibile.

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ultimo aggiornamento: 21 Ottobre 2025 9:48

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